HelloExperts
HelloExperts – Incontra Dragan, “Product Owner”
Dragan ha 32 anni ed è uno dei due Product Owner (Responsabili nella gestione dei prodotti) di Helloprint! Ha iniziato la sua carriera circa 10 anni fa nel team di IT, passando da sviluppatore a project manager fino a product owner…tutto nel giro di pochi anni. Ogni giorno lo vedi correre tra una riunione e l’altra, parlando con la stessa velocità ed energia di un proiettile ad alta velocità.
All’interno di Helloprint, Dragan ha il compito di assicurarsi che tutte le tecnologie, utilizzate dai team di marketing, siano al top e di fornire ai team nuovi strumenti, funzionalità e competenze per garantire una crescita maggiore.
Con questo nobile obiettivo in mente, ha trascorso molto del suo tempo, sia da Helloprint che nelle aziende precedenti, cercando di capire come poter massimizzare il valore di ciascun progetto e offrire il modo più rapido di entrare in nuovi mercati e restare saldamente in quelli già penetrati.
Cosa comporta il ruolo di Product Owner da Helloprint?
Di solito lo chiamo il “pozzo dei desideri”! Fondamentalmente è un ruolo che combina un mix di conoscenze aziendali e abilità informatiche, ed è fondamentale per tutti i team di un’azienda che desidera avere sempre nuove funzionalità, nuove opzioni e nuovi strumenti per essere un passo avanti rispetto alla concorrenza.
In qualità di Product Owner è mio compito bilanciare queste diverse esigenze e dare priorità a quelle che ci porteranno il massimo valore, il più rapidamente possibile. Dobbiamo assicurarci che ciò che stiamo offrendo si adatti ai nostri obiettivi strategici come organizzazione e, naturalmente, che ciò che costruiamo rimanga gestibile da mantenere, veloce da usare e il più sicuro possibile.
Ciò significa, talvolta, dover dire di no ad alcune richieste che ti vengono poste, e significa anche concentrarsi sul miglioramento della nostra tecnologia di base in modo da poter procedere più velocemente in futuro.
In sostanza, si tratta di pianificare e comunicare molto con le varie parti dell’organizzazione per far si che le migliori funzionalità possibili siano costruite e consegnate ai nostri team, senza però perdere di vista i nostri obiettivi a lungo termine.
Con così tante richieste che arrivano, come riesci a dare priorità a ciò su cui si deve lavorare?
Penso che questa sia la parte più impegnativa della pianificazione per qualsiasi organizzazione. Cosa dobbiamo costruire effettivamente e come facciamo a sapere cosa ci darà valore? Sono sicuro che altre organizzazioni fanno le cose a modo loro, ma noi ci concentriamo su tre indicatori principali.
Che impatto avrà? Quanto siamo sicuri che avrà quel impatto esatto? Quanti sforzi sono necessari per costruirlo?
A queste tre domande abbastanza dirette viene data una risposta in base ai migliori dati empirici che vengono messi a disposizione dal nostro meraviglioso team BI e DataWarehouse.
Questo copre la maggior parte delle richieste che arrivano sulla mia scrivania, ma a volte qualcosa deve solo essere fatto con urgenza o ci troviamo di fronte ad una realizzazione inaspettata che non siamo stati in grado di anticipare.
E’ per questo che utilizziamo SCRUM, una metodologia agile che ci consente, innanzitutto, di essere molto flessibili nell’adattarci ai cambiamenti e nel fornire quelle cose che apportano il massimo valore, e, ancora, di poterci adattare ai cambiamenti nella nostra organizzazione che è sempre in rapido movimento. In questo modo, i progetti più grandi sono ben pianificati e lasciano anche un certo grado di flessibilità per eventuali situazioni inaspettate che si presentano all’ultimo minuto.
Ti manca sporcarti le mani e programmare?
A volte, quando il team sta discutendo i piani in maniera molta approfondita, o quando la domenica sono sul divano a leggere dei nuovi sviluppi per le tecnologie che mi stanno a cuore, sento un forte desiderio di metterci le mani. Non mi manca lavorare su determinate esigenze in ambito informatico per settimane intere, ma mi manca armeggiare i nostri giocattoli e strumenti di ultima generazione.
È sempre difficile lasciar andare la propria zona di comfort, e vale lo stesso anche per me. Mi capita ancora di far parte di discussioni accese su minuzie tecniche con il team, e devo stare attento a evitarle. Per fortuna, la mia agenda di solito è piena per varie esigenze aziendali, per cui spesso non ho il tempo di stare a rimuginare per giorni e giorni, ma mi focalizzo sul futuro imminente.
Il che è molto gratificante!
Qual è la più grande sfida a Helloprint?
Ovviamente sono di parte quando si parla della nostra tecnologia, ma in un’organizzazione in rapida crescita e in rapida evoluzione è molto impegnativo continuare a innovare e allo stesso tempo crescere su larga scala. In un certo senso, è come essere vittima del tuo successo, e la sfida è evitare che questo accada
Nell’ultimo anno, il team ha lavorato molto duramente per far si che possiamo adattarci, grazie alla nostra tecnologia, al mercato e alle società in rapido movimento nel miglior modo, e per impedire che l’azienda si blocchi nel tentativo di risolvere i problemi più piccoli, rischiando di essere superati dalla concorrenza.
Perché l’ultima cosa che deve capitare è avere un’idea geniale, ma arrivare troppo tardi per sfruttarla sul mercato perché non si è in grado di adattarsi. Quindi, sono sicuro che i miei colleghi degli altri team aziendali hanno la loro “più grande” sfida, ma, per me, la più grande sfida che abbiamo affrontato nell’ultimo anno è assicurarsi che la nostra tecnologia in tutta la nostra organizzazione sia adatta a portarci quella crescita per cui tutti qui dentro stiamo lottando.
Quale consiglio daresti a una start-up per dove iniziare a costruire la propria presenza online?
Non farlo! O almeno – Non nel settore della stampa.
No dai, sto scherzando – penso che il consiglio più importante che posso dare a qualcuno sia semplicemente di iniziare. Non è necessario investire milioni per gestire un fantastico blog (come questo!), né è necessario avere un piano elaborato in ogni minuzia per i prossimi anni.
Devi iniziare a costruire la tua immagine. Non hai un budget elevato per la tua idea di e-commerce? Magento fa al caso tuo! Hai bisogno di un blog? WordPress è ancora il leader mondiale. Vuoi spedire in tutto il mondo? Ci sono molti partner e opzioni.
“Sii pronto a iniziare. Sii rigoroso nella tua visione, sii testardo nella tua esecuzione e sii assolutamente inesorabile nel metterti sul mercato in cui stai cercando di entrare “.
La sostenibilità a lungo termine arriverà. Ma solo quando avrai un punto d’appoggio. Quindi, ritorno sull’argomento principale: trova il modo di massimizzare il tuo tempo. Puoi anche saltare il pranzo, ma un giorno ha solo 24 ore, e da queste devi trarne il massimo.
Qual è la cosa che non dovresti mai fare nello sviluppo web?
Esiste un famoso fumetto dell’artista xkcd.com, in cui i personaggi discutono di vari standard del settore, sconvolti dal fatto che ci siano 14 norme differenti, e decidono di crearne una che le unisca tutte. Dopo tanto duro lavoro, creano una nuova norma che fa esattamente questo.
… per poi ritrovarsi con 15 norme differenti.
La lezione che ho appreso da quel fumetto è anche il consiglio che do a tutti: se esiste una soluzione standardizzata (o addirittura open source), ben supportata e “sufficientemente buona” – vada per quella.
Non scrivere qualcosa di nuovo solo per il gusto di farlo, non inventare una soluzione alla ricerca di un problema. Non preoccuparti di “non avere il controllo” su ogni riga di codice e su ogni singolo strumento nel pannello. Accetta il fatto che, non importa quanto tu sia bravo, un gruppo di persone che si riuniscono per risolvere un singolo problema realisticamente avranno sempre una soluzione migliore a disposizione.
“Il secondo consiglio è di non bere mai caffè accanto al tuo PC molto costoso.”
Qual è il tuo prodotto preferito che usi quotidianamente, e perché è un buon prodotto?
Sono sicuro che, come la maggior parte delle persone, smartphone, computer, cuffie wireless e altri prodotti sono ovviamente le prime cose che mi vengono in mente, ma se escludo gli strumenti di lavoro, e osservo più in profondità, c’è un prodotto che ho usato quotidianamente fin dall’infanzia.
I lego.
E non sto scherzando. I lego sono fantastici in quanto sono un modo semplice e duraturo per visualizzare qualsiasi cosa. Certo, puoi costruire una casa, un’auto o persino la Torre Eiffel (o la Morte Nera se sei fan di Star Wars) ma per altre parti della mia vita quotidiana i lego hanno dimostrato di essere lo strumento a cui ricorrere quando ho bisogno di svago.
Se sono bloccato nell’architettura di un sistema complesso, semplicemente etichettare blocchi lego con nomi e disporli e unirli per visualizzare un processo o la “customer journey”, spesso porta a intuizioni sorprendenti. E se dobbiamo capire un processo tecnologico particolarmente complesso, i mattoncini Lego rappresentano la migliore analogia in quanto è possibile designare ogni colore o dimensione per uno scopo specifico e far si che anche la persona meno tecnica del team (io!) possa seguire il processo o addirittura contribuire nell’esecuzione.
Certo, se alla fine quel sistema ben strutturato e ben etichettato finisce per essere una casa con le ruote…. Be’, ciò significa che presto avremo un nuovo prodotto davvero sorprendente. O potrebbe essere il momento di costruire un’auto con i Lego.